Tutto quello che le aziende devono sapere per evitare sanzioni
Innova Finance è stata la prima realtà in Italia ad attivare un servizio strutturato e proattivo per la verifica e il mantenimento dei requisiti 4.0 e 5.0, offrendo ai propri clienti un supporto continuo attraverso audit periodici, documentazione ufficiale e indicazioni puntuali per correggere eventuali non conformità.
Questo approccio, spiega Doriano Pingitore, consulente strategico in finanza agevolata, consente alle aziende di affrontare con serenità eventuali controlli, anche a distanza di anni dall’investimento.
In questo Q&A, Pingitore risponde alle domande più frequenti sul servizio “Mantenimento dei requisiti 4.0/5.0” di Innova Finance, illustrando perché sia fondamentale strutturare un sistema di controllo post-investimento e come implementarlo in modo efficace e conforme alla normativa vigente.
Cosa si intende per mantenimento dei requisiti 4.0 e 5.0? In cosa consiste il servizio concretamente?
Il servizio consiste nella redazione di un audit e di una relazione di verifica finalizzati a garantire il rispetto, per tutto il periodo previsto dalla normativa, dei sette requisiti obbligatori previsti per legge.
Innova Finance predispone una relazione dettagliata che include anche suggerimenti pratici per assicurare l’adempimento corretto di tali obblighi.
Nel caso della versione 5.0, la relazione viene integrata con la verifica dell’efficientamento dei consumi, come dichiarato nella Certificazione/ Diagnosi Energetica e nelle comunicazioni Ex Ante ed Ex Post inviate al GSE.
Quali sono gli adempimenti e le verifiche principali richiesti per garantire il rispetto dei requisiti 4.0/5.0 nel tempo?
È necessario mantenere il bene acquistato nella stessa conformazione originaria, garantendo inoltre la continuità degli abbonamenti per la telediagnosi, la telemanutenzione e la connettività dati.
Perché è così importante per un’azienda che ha investito in tecnologie 4.0/5.0 mantenere i requisiti nel tempo? Quali rischi corre in caso contrario?
Il mantenimento dei requisiti è un obbligo previsto da normative vigenti. In caso di inadempienza, l’azienda e il suo legale rappresentante rischiano di dover restituire l’intero incentivo ricevuto, oltre a incorrere in sanzioni amministrative che possono variare da 1 a 3 volte l’importo dell’incentivo percepito. In casi più gravi, sono previste anche conseguenze penali, con denunce e pene detentive fino a 6 anni.
Per quanti anni l’impresa è tenuta a documentare il mantenimento dei requisiti richiesti?
Per il Piano Transizione 4.0, l’impresa deve conservare la documentazione relativa al mantenimento dei requisiti per 3/5 anni e per tutta la durata del periodo di fruizione dell’incentivo.
Nel caso della versione 5.0, il mantenimento dei requisiti è obbligatorio fino al 31 dicembre 2030.
Quali sono gli aspetti più spesso sottovalutati nella gestione del post-investimento 4.0/5.0? Hai riscontrato errori comuni tra le aziende?
Uno degli errori più frequenti è la mancanza di una perizia asseverata, con la convinzione errata che un’autocertificazione sia sufficiente. Tuttavia, un recente atto di indirizzo del MEF ha chiarito che, se il cliente presenta una perizia, non possono essere comminate sanzioni d’ufficio. Al contrario, la presentazione di una sola autocertificazione espone l’azienda a sanzioni e a possibili atti di recupero dei crediti d’imposta fruiti.
Che consiglio daresti oggi a un’azienda che ha già investito in tecnologie 4.0/5.0 ma non ha ancora strutturato un sistema per il mantenimento dei requisiti?
Il primo consiglio è di contattarci per un confronto approfondito, così da comprendere appieno l’importanza e le implicazioni di questo obbligo. In secondo luogo, suggeriamo di coinvolgere tutti i fornitori per aggiornarsi sull’utilizzo corretto dei singoli sistemi 4.0/ 5.0. Infine, è fondamentale attivare una procedura interna o esterna all’azienda, che consenta di verificare costantemente il rispetto delle normative vigenti.
Per chi sta programmando nuovi investimenti in 4.0 e 5.0, è importante attivare fin da subito il servizio di mantenimento dei requisiti. Questo consente di documentare nel tempo la piena conformità agli obblighi normativi, indispensabile in caso di controlli che, ricordo, possono essere effettuati entro 8 anni dall’ultimo periodo fiscale di fruizione dell’incentivo.
È altrettanto utile attivare il nostro servizio Analisi di pianificazione, al fine di verificare la possibilità di ulteriori incentivi per gli investimenti programmati.
Per approfondire i nostri servizi, richiedi una consulenza ad hoc compilando il modulo di contatto in fondo alla pagina
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