150 milioni per la sicurezza digitale delle imprese
Con uno stanziamento complessivo di 150 milioni di euro, il Voucher Cloud e Cybersecurity del Ministero delle Imprese e del Made in Italy punta a sostenere le aziende che investono nella sicurezza digitale. L’obiettivo è rafforzare la capacità delle imprese di proteggere i propri dati e garantire la continuità operativa in un contesto di minacce informatiche in costante evoluzione.
In attesa della pubblicazione del decreto attuativo, è importante che le aziende interessate inizino a pianificare gli interventi necessari, per farsi trovare pronte all’apertura dello sportello del bando.
Per capire come cogliere al meglio le opportunità offerte dalla misura, abbiamo chiesto a Francesca Rossi, Tutor di Innova Finance, di condividere alcuni consigli pratici per le imprese.
Cosa si intende per Voucher Cloud e Cybersecurity e quali sono gli obiettivi principali di questa misura?
Il voucher è un contributo pubblico a fondo perduto volto a favorire la messa in sicurezza delle infrastrutture digitali, grazie all’adozione di servizi di Cloud computing e Cybersecurity – anche in relazione all’adeguamento alla direttiva NIS2 (Network and Information Security) – che ha l’obiettivo di rafforzare la Cybersicurezza a livello europeo. Richiede alle aziende di implementare misure di sicurezza informatica, condurre analisi del rischio e comunicare incidenti.
Un intervento quanto mai necessario poiché, come riportato dai dati pubblicati dall’Associazione italiana per la sicurezza informatica, nel 2025 l’Italia ha registrato un +15% di attacchi informatici gravi rispetto all’anno precedente. Sebbene l’aumento sia inferiore alla media globale (+27%), il dato resta preoccupante poiché il nostro Paese, che rappresenta appena l’1% del PIL mondiale, concentra ben il 10% degli attacchi informatici a livello globale. Le ragioni di questa sproporzione possono ritrovarsi in bassi investimenti in Cybersecurity, nel forte peso delle PMI spesso poco protette e nella crescente complessità delle minacce digitali, con molta probabilità potenziate anche dall’intelligenza artificiale. Una combinazione di fattori che rende urgente un piano di rafforzamento della sicurezza digitale.
Il voucher rappresenta un’opportunità significativa per le imprese, molte delle quali hanno finora sottovalutato i rischi legati agli attacchi informatici. Non sono rari i casi di aziende colpite da organizzazioni specializzate in attività criminali informatiche. In queste situazioni, i dati aziendali possono essere sottratti o bloccati, compromettendo la produzione o l’erogazione dei servizi e richiedendo spesso il pagamento di riscatti, con impatti diretti sulla continuità del business.
Il Voucher Cloud e Cybersecurity mira a rafforzare la sicurezza informatica delle PMI e dei professionisti coinvolgendo le seguenti aree tematiche:
- Cybersecurity hardware & software – firewall, antivirus, SIEM, crittografia, sistemi anti-intrusione;
- Cloud infrastrutturale – VM, storage, backup, VPN, database;
- Cloud SaaS – ERP, CRM, HRM, CMS, e-commerce;
- tutti i servizi di supporto e configurazione continuativa.
A quali tipologie di aziende è rivolto il voucher? Ci sono settori che possono trarne maggior beneficio?
Le aziende beneficiarie sono le micro, piccole e medie imprese e i liberi professionisti, anche non iscritti a Ordini o Collegi ubicati in tutto il territorio Nazionale. Rimangono escluse le aziende agricole primarie e quelle della pesca e dell’acquacultura. È importante inoltre considerare che uno dei requisiti principali riguarda il possesso di un contratto attivo di connettività ≥ 30 Mbps.
Alla luce dei dati riportati da autorevoli testate, i settori maggiormente esposti riguardano quello sanitario, quello della finanza e assicurazioni, i settori della logistica e della manifattura avanzata.
L’errore più grande che solitamente le aziende commettono è quello di pensare di essere inattaccabili per il cosiddetto principio del “sono troppo piccola per essere attaccata” quando nel concreto spesso nel mirino ci finiscono proprio quelle imprese che pur essendo piccole, custodiscono moltissimi dati che vengono intercettati e presi in ostaggio dal cyber-crimine.
In cosa consiste il contributo?
Il contributo consiste in un supporto a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili fino ad un massimo di € 20.000.
L’investimento minimo da poter sostenere ammonta a € 4.000, quindi non è necessario fare un investimento importante. Quindi anche la piccola impresa che decide di investire in Cybersecurity può tranquillamente farlo, perché non deve investire cifre particolarmente elevate.
Un punto fondamentale riguarda i requisiti dei fornitori che devono essere abilitati dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e quindi il loro nome deve risultare in un apposito elenco pubblicato sul sito dell’ACN.
Quali sono gli errori più frequenti e quali passi consigli alle aziende?
L’errore più frequente in assoluto è quello di sottovalutare il rischio di un attacco sulla sicurezza informatica della propria azienda. È necessario identificare con chiarezza lo stato dell’arte della propria infrastruttura digitale con un esperto del settore in grado di individuare i servizi digitali attuali ed eventuali gap da colmare, per poi redigere una road-map sui passi utili per poter affrontare il problema.
Innova Finance ha trovato un partner strategico in E-Project, società che può trovare le soluzioni migliori, confezionandole su misura per il cliente finale. Il bando è un’ottima opportunità per coprire parte delle spese necessarie per proteggere adeguatamente la propria realtà aziendale.
In merito alla possibilità di partecipare al bando è necessario verificare in primis la propria posizione amministrativa e contributiva, poiché anche una piccola irregolarità del DURC può compromettere l’ammissibilità al Bando. In seguito è necessario raccogliere preventivi dai fornitori accreditati ed affidarsi a mani esperte per pianificare progetti che si concludano entro i 12 mesi (acquisti diretti) o abbiano abbonamenti di una durata minima di 24 mesi.
È importante tenere in considerazione che le spese ammissibili non sono retroattive. Uno degli errori più comuni consiste nell’aver già sostenuto i costi prima della pubblicazione del bando. Al momento siamo in attesa del decreto attuativo e la data di apertura degli sportelli non è ancora stata definita. Per questo motivo è fondamentale che l’azienda disponga già dei preventivi e abbia chiara la tipologia di interventi da realizzare, così come l’entità delle spese da sostenere.
Infine, oltre al fatto che sia a sportello e quindi rimarrà aperto fino ad esaurimento dei fondi, è necessario muoversi con rapidità iniziando sin da oggi, in attesa della data di apertura, per raccogliere i preventivi e per redigere il progetto da candidare.
Oltre al beneficio economico, quali vantaggi competitivi porta un investimento in Cybersecurity?
La Cybersecurity diventa un pilastro strategico per scalare il mercato: la possibilità concreta di mettere mano alla propria sicurezza digitale informatica consentirà all’azienda di proteggere il proprio patrimonio informativo, riducendo i rischi di fermo dell’attività in caso di minacce. È importante inoltre considerare che anche i clienti sono sempre più sensibili al tema, selezionando quei fornitori che sono attenti alla sicurezza dei dati elevando i propri livelli di sicurezza.
Recentemente il Senato della Repubblica ha approvato in via definitiva una legge nazionale sull’Intelligenza Artificiale che sposa perfettamente il tema della sicurezza informatica nazionale. La normativa si basa sui principi di trasparenza, sicurezza, accessibilità e tutela della privacy e interverrà principalmente su settori come sanità, lavoro, pubblica amministrazione, istruzione, giustizia e sport, introducendo regole per garantire tracciabilità, responsabilità umana e mantenimento della decisione finale da parte di persone fisiche. I ruoli chiave saranno assegnati all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e all’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID): la prima avrà funzioni ispettive e vigilanza sulla sicurezza, la seconda si occuperà delle notifiche e della promozione di casi d’uso validi per imprese e cittadini.
Per sostenere l’adozione e lo sviluppo è previsto un investimento di 1 miliardo di euro destinato a startup, PMI e tecnologie emergenti nei campi dell’Intelligenza Artificiale e della sicurezza informatica. Un passo decisivamente significativo che chiede a tutte le imprese uno sguardo nuovo, più attento, alle sfide che la Quarta Rivoluzione Industriale sta richiedendo.
Per avere maggiori informazioni sul Voucher Cloud e Cybersecurity, richiedi una consulenza ad hoc compilando il modulo di contatto in fondo alla pagina
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