Il 40% dei fondi è riservato alle imprese del Mezzogiorno
Con Decreto direttoriale del 30 giugno 2025, il MIMIT ha disposto l’apertura di un nuovo sportello per la presentazione delle domande di accesso alle risorse residue della misura, pari a 178,6 milioni di euro.
Le imprese potranno presentare richieste per il finanziamento dall’8 luglio al 30 settembre 2025. L’istruttoria seguirà una procedura a graduatoria.
Ogni impresa potrà presentare una sola domanda di agevolazione. Non possono partecipare le imprese che hanno già presentato domanda nello sportello precedente (chiuso il 17 giugno 2025), anche per programmi di investimento diversi.
Delle risorse complessive, il 40% è destinato alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, mentre un altro 40% è riservato alle micro e piccole imprese presenti anche nelle altre aree del Paese.
La misura è finalizzata a supportare progetti di investimento compresi tra 30.000 e 1 milione di euro, mediante contributi in conto impianti. L’obiettivo è incentivare l’autoproduzione di energia elettrica attraverso impianti solari fotovoltaici o mini-eolici, destinata all’autoconsumo immediato, e promuovere l’adozione di sistemi di accumulo per l’energia per l’autoconsumo differito.
Chi sono i beneficiari?
L’agevolazione è destinata a micro, piccole e medie imprese (PMI) con sede legale o unità produttiva situata su tutto il territorio nazionale. Possono accedere al beneficio le imprese che, al momento della presentazione della domanda, risultano attive, adottano il regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno un bilancio approvato e depositato. Per le imprese individuali o le società di persone, è richiesta la presentazione di almeno una dichiarazione dei redditi.
Esclusioni
Sono escluse dall’agevolazione le imprese attive nel settore carbonifero, nella produzione primaria di prodotti agricoli, nella pesca e nell’acquacoltura.
Inoltre, per garantire il rispetto del principio DNSH, non possono accedere al beneficio le imprese la cui attività principale si concentra nei seguenti settori:
- Produzione di energia basata sui combustili fossili e attività correlate;
- Industrie ad alta intensità energetica e ad alte emissioni di CO2;
- Produzione, noleggio o vendita dei veicoli inquinanti;
- Raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti;
- Trattamento di combustibile nucleare, produzione di energia nucleare.
Quali interventi sono finanziabili?
- Acquisto, installazione e messa in esercizio di beni materiali nuovi strumentali, in particolare impianti solari fotovoltaici o mini eolici;
- Apparecchiature e tecnologie digitali strettamente funzionali all’operatività degli impianti;
- Sistemi di stoccaggio dell’energia prodotta;
- Diagnosi energetica.
I progetti devono essere realizzati esclusivamente su edifici esistenti destinati all’esercizio dell’attività, oppure su coperture di strutture che, in modo durevole, siano messe a servizio di tali edifici dal titolare del relativo diritto reale.
A quanto ammontano le agevolazioni?
- 40% per le micro e piccole imprese;
- 30% per le medie imprese;
- 30% per l’eventuale componente aggiuntiva di stoccaggio di energia elettrica dell’investimento;
- 50% per la diagnosi energetica.
Il contributo non è cumulabile, per gli stessi costi ammissibili, con altre agevolazioni pubbliche che costituiscono aiuti di Stato.
È invece consentito il cumulo con agevolazioni che non rientrano tra gli aiuti di Stato, a condizione che la somma complessiva delle agevolazioni non superi l’intero costo ammissibile.
Le agevolazioni saranno concesse in conformità al Regolamento GBER (Regolamento Generale di Esenzione per Categoria).
La gestione di questo intervento previsto dal PNRR sarà affidata a Invitalia.
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