Sono numerose le opportunità del PNRR, in particolare per la Pubblica Amministrazione. L’obiettivo è modernizzare il territorio, rendendo città e paesi più verdi, smart e vicini ai cittadini. Ma come è possibile per i Comuni usufruire di questi fondi? Lo spiega Francesco Lombardi, Direttore Tecnico e Socio di Innova Finance, in questa intervista pubblicata su Corriere Romagna.
Per la Pubblica Amministrazione ci sono problemi di accesso ai bandi pubblici?
«Sì e sono diversi, a cominciare dalla carenza di personale. Ci sono Comuni in Italia con dipendenti che hanno più funzioni e più attività ed è difficile per loro partecipare autonomamente. Il secondo problema è, invece, legato all’esperienza. Per vincere ce ne vuole molta, anche perché un punto in più in graduatoria può fare la differenza».
Il PNRR è davvero un’opportunità per gli enti locali?
«Il PNRR è un’occasione, ma da solo non basta. Sono fondamentali le idee progettuali ma ci vuole, come detto, esperienza, altrimenti il rischio è che si possano presentare domande che o vengono bocciate per questioni formali o non raggiungono il punteggio necessario per il finanziamento. Certo è una cosa difficile da comprendere, ma è un passaggio necessario».
Parliamo di quale entità di finanziamenti?
«L’Italia ha avuto per la programmazione europea 2014-2020, ben 33,9 miliardi di euro dal solo Piano delle politiche di sviluppo e coesione. Ora c’è la nuova programmazione settennale 2021-2027 e le risorse assegnate all’Italia dallo stesso Piano sono arrivate a 43,5 miliardi di euro, un 29% in più. Già questo basterebbe per dire che sarà un settennato nel quale si lavorerà molto di più. Ma nei primi anni la faranno da padrone i 235 miliardi del PNRR».
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